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Galleria in località Torre Mezzacapo: l’associazione Italia Nostra condivide le preoccupazioni dei residenti di Minori Provincia Provincia e Regione 

Galleria in località Torre Mezzacapo: l’associazione Italia Nostra condivide le preoccupazioni dei residenti di Minori

Il Consiglio regionale Campania di Italia Nostra insieme al Club per l’Unesco di Amalfi condividono le preoccupazioni dei cittadini di Minori, autori dell’esposto alla Procura della Repubblica, in cui hanno denunciato ul verificarsi di “una serie di allagamenti in alcune abitazioni, dove sgorgava acqua, nonché il cedimento di alcuni terrazzamenti, prossimi al punto delle operazioni di trivellazione a seguito di alcune perforazioni di verifica e dello studio di fattibilità dell’opera, precisamente in località Torre, in prossimità della Chiesetta di San Michele”. Episodi che destano forti allarmi e che ci spingono a chiedere ogni tipo di accertamento, vigilanza e controllo a tutela del territorio e della salvaguardia della sicurezza e della pubblica incolumità in merito alla realizzazione di “una variante in galleria in località Torre Mezzacapo, tra gli abitati di Minori e Maiori”. “Abbiamo sempre contrastato il progetto, pericoloso e sostanzialmente inutile per il decongestionamento della Costiera, e, cosa gravissima, approvato con una variante illegittima della pianificazione paesaggistica e urbanistica dell’area” dice Massimo Maresca presidente Italia Nostra Campania. “In più occasioni, la posizione espressa dalle presenti associazioni è stata, infatti, di disaccordo sull’ipotesi di modifiche da apportare alla conformazione della Strada Statale 163. Anche in questa occasione si ribadisce la contrarietà all’intero progetto Anas della galleria Maiori-Minori. La sua realizzazione avrebbe il solo scopo di superare la strettoia della cosiddetta “curva Mezzacapo”, senza apportare nessun vantaggio, ma modificando un intero assetto geo morfologico con conseguenti pericoli. Si ribadisce anche un’altra preoccupazione: l’intervento potrebbe mettere a rischio non solo la pubblica incolumità di un’intera area – come alcuni residenti hanno denunciato nell’esposto – ma anche l’integrità del complesso della Grotta dell’Annunziata, uno dei siti rupestri più interessanti della Costiera amalfitana, caratterizzata dalla presenza dei resti dell’antica chiesa dell’Annunziata, su una delle cui absidi risalta ancora, per quanto malridotto, un dipinto risalente al 1400 circa che si vuole rappresenti la prima documentazione iconografica della coltivazione di agrumi in Costiera. Nello stesso luogo ugualmente interessante è l’esistenza di un singolare laghetto d’acqua dolce situato al centro di un’ampia caverna. Per tali motivi la grotta risulta sottoposta a vincolo monumentale ai sensi della legge 1089 del 1939  con decreto ministeriale del 9/01/1990. Secondo alcuni tecnici, inoltre, la natura della roccia soprastante e circostante gli imbocchi renderebbe necessaria la creazione di un’adeguata protezione contro il pericolo di distacco di massi con conseguente necessaria creazione di un “tubo” di ingresso di notevole impatto sulla veduta d’insieme di questi caratteristici scorci del paesaggio della Costa d’Amalfi. “Notevole alterazione subirebbe poi il già ridotto lungomare di Minori che, come risulta dal progetto di fattibilità, verrebbe “tagliato” dalla bretella di raccordo con la creazione di aree pedonali isolate tra di loro. Così come avviene in altri luoghi che valorizzano appieno la propria identità, riteniamo che in Costiera amalfitana la circolazione stradale debba adeguarsi all’ambiente unico e prezioso che caratterizza questo lembo di costa campano. È importante ricordare che la Costiera amalfitana è stata riconosciuta come Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco, sottolineando ulteriormente la sua eccezionale importanza e unicità”, conclude la nota di Italia Nostra.

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